Le entrate tributarie sono salite di 19 miliardi nei primi sette mesi del 2024. Giorgetti lancia l’avvertimento.
Le entrate tributarie italiane hanno registrato un notevole incremento di 19 miliardi di euro nei primi sette mesi del 2024, raggiungendo i 328,365 miliardi. Tuttavia, nonostante questo significativo aumento, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti avverte che non ci sono margini per espandere la spesa pubblica, a causa della necessità di mantenere una gestione prudente delle finanze pubbliche.
L’Incremento delle entrate e le parole di Giorgetti
Come riportato da Skytg24, il bollettino del Ministero dell’Economia ha mostrato un aumento del 6,2% delle entrate tributarie rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le imposte dirette sono aumentate di 14 miliardi di euro, mentre le imposte indirette hanno visto un incremento di 5 miliardi. Le entrate derivanti dalla lotta contro l’evasione fiscale hanno raggiunto 8 miliardi, con un aumento di oltre 2 miliardi. Nonostante questi dati positivi, fonti del Tesoro in merito all’andamento delle entrate fiscali “Nessun tesoretto, la cifra è vicina a quella prevista. Quindi siamo prudenti”,
Piano di stabilità e manovra di bilancio
Il governo sta preparando un piano di stabilità che sarà presentato entro metà settembre. Questo piano mira a stabilire un percorso di riduzione della spesa netta e a raggiungere l’obiettivo di portare il deficit sotto il 3% entro i prossimi due anni. La manovra di bilancio, che potrebbe ammontare a poco più di 25 miliardi di euro, prevede il mantenimento del taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro e potrebbe estendersi ai redditi fino a 60mila euro. Tuttavia, le risorse disponibili sono limitate e sarà difficile inserire nuovi interventi senza compromettere gli obiettivi di deficit.
Le sfide future
L’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha stimato che confermare gli interventi dell’anno scorso richiederà circa 18 miliardi di euro, con circa 11 miliardi destinati al taglio del cuneo fiscale. Le opposizioni temono tagli alla spesa sociale e chiedono maggiori investimenti in sanità e lavoro. La sfida principale per il governo sarà bilanciare le necessità sociali con la necessità di ridurre il deficit e gestire il pesante debito pubblico.